Le monete antiche rappresentano degli oggetti dall’enorme interesse effettivo, praticamente da quando esiste il concetto di moneta, in quanto la loro presenza anche dal punto di vista storico è estrmemamente importante, quando ricercata. Il collezionista di monete lo è soprattutto per una questione numsimatica, ossia di ricerca di esemplari dall’elevato valore storico e scientifico.
Anche la possibilità di trovarsi tra le mani un pezzo davvero raro tra le monete antiche è però anche qualcosa che per forza di cose può rappresentare un vero e proprio tesoro, ed anche restringendo il campo esclusivamente alle emissioni realizzate in Italia, è senz’altro possibile trovare esemplari dall’elevato valore, al punto da renderci addirittura ricchi.
Vecchio conio dall’altissimo valore
Infatti sono non pochi i pezzi molto rari che fanno parte della prima parte di storia del nostro paese, ossia quella dell’epoca monarchica, che naturalmente si trova a cavallo tra la fondazione del Regno d’Italia nel 1861 e perdura fino alla fine della seconda guerra mondiale, con conseguente passaggio alla Repubblica tramite referendum nel 1946.
Oltre 80 anni di emissioni quindi, dove alcune spiccano più di altre, ad esempio i 20 centesimi datati 1863 riconoscibili dal volto di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, ma nella raffigurazione Stemma ossia una delle rare monete di questa tiratura che non presenta il valore scritto in lettere e numeri sull’altro lato ma reca lo stemma sabaudo di casa Savoia.
Le lire che valgono di più
Quesdte monete sono rarissime perchè già ai tempi emerse il problema di una eccessiva somiglianza con le monete da 5 lire contemporanee che però erano costituite in oro. Evidentemente risultava molto semplice placcare in oro queste da 20 centesimi per spacciare come quelle da 5 lire. Per questo quasi tutti gli esemplari furono rifusi.
- Oggi un esemplare di questo tipo vale almeno 20 mila euro se in buono stato
- Un pezzo in Fior di Conio può addirittrura sfiorare i 90 mila euro
Probabilmente la moneta italiana del periodo monarchico più rara resta però quella da 5 lire con il volto di un giovane Vittorio Emanuele III, emessa in poco più di 100 esemplari esclusivamente nel 1901, quindi a pochi mesi dall’incoronazione di quello che sarà il sovrano più longevo della monarchia italiana, sul trono fino al 1946.
Questo esemplare è in grado davvero di farci “svoltare” dal punto di vista economico, presente anche in questo caso un’aquila sabauda ed il volto del sovrano sull’altro lato. E’ in grado infatti di valere da circa 13 mila euro se in buono stato ma può superare anche i 100 mila euro se in Fior di Conio. Attnezione però ai numerosi falsi!