Le vecchie 50 lire sono ancora oggi molto comuni presso qualsiasi contesto collezionistico italiano anche perchè rappresentano un passato che è sicuramente lontano, ma che lo è ancora di più dal punto di vista della percezione umana, in quanto soprattutto con l’arrivo dell’euro la lira è finita im mediatamente nel “baule dei ricordi”.
Quanto può valere oggi una monta da 50 delle vecchie lire, magari una delle prime di questa tipologia, del 1958? La 50 lire più famosa è sicuramente quelle realizzata tra gli anni 50 fino alla fine degli anni 80, ha rappresentato infatti una delle valute monetarie maggiormente amate e prodotte oltre che più riconoscibili del XX secolo.
Emissione longeva
Il loro valore differisce molto a seconda del tipo di esemplare, infatti anche se sono tutte uguali, in realtà lo stato di conservazione ed alcuni piccoli dettagli possono fare la differenza: in tantissimi casi infatti gli esemplari più comuni sono quelli più usurati, della prima serie di queste emissioni nota come Vulcano 1° tipo per distinguerla dalla 2° tipo arrivata nel 1990 (durata però pochi anni).
Riconoscerla è facile, su un lato è presente proprio il dio Vulcano in posizione intenta a lavorare su un incudine (costituisce la versione romana e latina del dio Efesto di origine greca, divinità e protettore del lavoro ma anche del fuoco), sulla stessa forma di lato è presente anche il valore facciale da 50 lire ed i simboli della zecca di Roma.
Le 50 lire del 1958, quanto valgono?
Coniata a partire dal 1955 in enormi quantità (le versioni di prova risalgono a tutta la prima metà degli anni 50) sono anche riconoscibili dalla testa femminile presente sull’altro lato, contornato dalla dicitura della Repubblica Italiana. La tiratura è stata meno importante nei primi anni prima di diventare molto “generosa” dagli anni 60 in poi.
- Un esemplare del 1958 può avere un valore molto importante solo a specifiche condizioni
- Un pezzo anche leggermente usurato difficilmente vale più di 20 euro, ma se presentano nessun difetto il valore si aggira tra i 100 ed i 500 euro
- Se in Fior di Conio possono arrivare a valere fino a 1400 euro
Questo soprattutto perchè ne sono state coniate nel 1958 solo quantitativi a dir poco ridotti, meno di 850 mila unità, che possono sembrare non così pochi ma rispetto a tutti quelli realizzati negli anni successivi, costituisce poco più di un’inezia. Il valore delle 50 lire è come detto molto influenzabile dallo stato di conservazione, che fa da metro di giudizio.
Altri esemplari interessanti sono sicuramente quelle dei primi anni 60, già però meno rari, costituiti però da un ambito interessante se in condizioni ottime (60-100 euro) fino a Fior di Conio, che è pari ad una moneta dallo stato identico a quello di una fresca coniatura, che può portare ad un guadagno di 450 euro come valutazione massima.